Da sempre la specie umana ha ereditato comportamenti, usanze e costumi che distinguono intellettualmente la persona e un gruppo di persone determinandone un livello di cultura, salute e benessere. Un elemento caratteristico di questi ambienti è la necessità di distinguersi per avere riconosciute quelle qualità o caratteristiche personali che valorizzano e rinforzano la considerazione di questa/queste persone nel contesto sociale.
In migliaia di anni ci siamo evoluti e grazie all'istruzione abbiamo fatto passi da gigante in molti settori come le scienze e nei diritti umani e grazie a questi il livello di salute e di benessere nel mondo è migliorato. In molti casi omologando il linguaggio abbiamo condiviso strumenti e percorsi che ci hanno consentito di vivere al meglio e a pieno il nostro tempo.
Eppure nonostante questo continuiamo a rincorrere un mondo migliore recriminando le tante ingiustizie che continuano a essere parte dei nostri giorni e che molto spesso ci ostacolano da quelle che sono le nostre aspirazioni più profonde.
Le guerre in primis ci dicono che ci sono ancora dei grandi margini di miglioramento prima di arrivare ad una società equa e sostenibile e che se vogliamo veramente evolverci dobbiamo ripartire dall'essenza delle cose e dal riconoscere quegli elementi che ci consentono di muoverci concretamente verso una migliore qualità della vita. E' ormai sempre più evidente (le grandi dimissioni ne sono una prova) che il vero progresso non si ricerchi più e solo con i beni materiali ma che ci siano altre priorità e che queste passano da una vita più attiva, in salute, piena e di soddisfazioni.
E quindi, quale strada prendere per ritrovarsi e ritrovare l'entusiasmo che è alla base di tutto?
Un'istruzione che miri alla consapevolezza e alla ricerca dell'equilibrio in tutte le sue forme sono il punto di partenza ma per fare il salto di qualità è necessario diventare persone più umili. E sì, perché il più grande regalo che ci possiamo fare nella vita è essere persone che si mettono in discussione. Attraverso questo mood impariamo giorno dopo giorno cose nuove a riconosciamo quello che è realmente importante, il senso, la vera ricchezza e la grandezza della vita.
Nell'era dell' informazione dove si ha l'illusione di sapere tutto c'è un elemento che spesso "sfugge alle persone" ed è che l'ultima parola deve essere necessariamente quella del corpo. Che questo comunica ogni giorno e esige di essere ascoltato.
Un sintomo nel bene o nel male ci aiuta a distinguere quello che ci fa bene da quello che ci chiude e ci crea disfunzioni. Elementi quest'ultimi che incidono sulle energie, nella postura, nel modo in cui ci relazioniamo e sulla flessibilità nella sua interezza.
Non basterà quindi un corso di Yoga o di meditazione perché quello che cerca di dirti il tuo corpo è che alla base del tuo star bene ci sono le tue abitudini quotidiane e l'umiltà che ti consente ogni giorno di imparare, respirare e di migliorarti. Che la vera libertà la devi ritrovare dentro di te e che questa passa dal rispetto, in primis di te stesso/a.
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